Daniele Raco
Si definisce stand-up comedian da sempre, ben prima che fosse una moda, infatti vorrebbe essere
Bernie Mac ma è americano come Nando Moriconi.
Definirlo con una sola parola è riduttivo, la più ricorrente è risultata essere “grasso”: lui ride e ci
scrive un libro.
Altri lo vogliono “pigro”, lui torna in palestra e a 40 anni si trasforma in un wrestler di livello pro.
L’altra parola spesso usata per definirlo è “vero”.
Daniele è uno che non le manda a dire.
Odia i fighetti, i finti intellettuali, i depravati, lo spreco del talento, l’assenza di talento. È giovane e
vecchio allo stesso tempo e forse proprio per questo riesce a farsi capire da tutte le generazioni.
In tv ci va col contagocce, chissà perché.
Un po’ ci soffre ma alla fine sa che è dal vivo che si vede il vero stand-up comedian e lui, da
comedian di razza qual è, ama visceralmente il piccolo palco del club o del teatrino di periferia:
questa è la sua vera dimensione e quando parte è davvero difficile da contenere.
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