Michele Porcaro
Nasce nel 1995 a Benevento, all’ospedale Fatebenefratelli.
Ma dopo quasi tre decenni non ha ancora capito cosa fanno bene questi fratelli. Nella vita è un archeologo, classicista, scrittore, giornalista e Stand-Up Comedian: tante cose che, messe insieme, fanno un morto di fame. Ma un morto di fame di gran classe! Sia chiaro: morto di fame nel senso figurato del termine, perché a vederlo di tutto può soffrire, tranne che di fame.
Spesso ammette amaramente, ha fatto più soldi con la Stand-Up Comedy che con le sue lauree, il che è tutto dire. Nel 2009, mentre i suoi coetanei ridono ai cinepanettoni e ai mortaccitua, si imbatte su Youtube in una versione sottotitolata di “Weapons of Self-Destruction” di Robin Williams: da allora è amore a prima vista per la Stand-Up Comedy. Gli anni seguenti li trascorre a recuperarsi tutti gli spettacoli di (solo per citarne alcuni) Louis CK, Ricky Gervais, Jim Jefferies e, tra gli italiani, di Daniele Fabbri, Filippo Giardina, Giorgio Magri e Giorgio Montanini.
Pur essendo uno dei primi supporters italiani della Stand-Up Comedy, prima di salire su un palco aspetterà la pandemia. Nel 2022 fonda a Ostia la rassegna Stand-Up Clandestina, per dimostrare che Ostia non è solo un quartiere di spaccio e malavita, ma anche di umorismo discutibile. Ha collaborato con realtà come TheComedyClub e BeComedyUk, nonché con grandi comici del calibro di Luca Ravenna, Giorgio Montanini, Carmine del Grosso, Sandro Cappai e Yoko Yamada: stranamente nessuno di loro lo ha mai picchiato.
Nel 2023 inizia a collaborare con l’Accademia del Comico, per la quale gira anche un breve documentario divulgativo “Homo Comicus: da Aristofane a Louis CK”, che diventa materiale didattico per lo studio della storia della comicità.