Retorica e comicità:
2500 anni di risate ben costruite
Antonello Taurino
Dalle figure classiche alla Stand-up comedy: la retorica al servizio della scrittura comica.
Vuoi scrivere battute, monologhi di stand-up, pezzi comici o satira che funzionano davvero? Allora
devi partire dalla base di tutte le battute: la retorica. Perché, diciamocelo: da 2500 anni le figure
retoriche sono la cassetta degli attrezzi dei comici (anche, e soprattutto, di quelli che non lo sanno).
In questo laboratorio, con tanti esempi e zero polvere, scopriremo come dietro un monologo di Louis
C.K., una battuta di Luca Ravenna o un tormentone sui social, ci sia quasi sempre una struttura
retorica ben precisa.
Vedrai come la figura retorica dell’adossografia può reggere un monologo intero, tipo “Of course…
but maybe” di Louis CK, come l’antifrasi fa esplodere le gag della Gialappa’s, o come la domanda
pleonastica costituisce l’innesto di quasi tutta la comicità di Ale&Franz. O l’entimema, ad esempio,
che sorregge le tirate di Grillo, Benigni o George Carlin, e quasi tutte le battute nelle interviste di
Vergassola. Non meno importante, capire come l’iperbole sia il pane quotidiano di Woody Allen, e
in, generale, di tanta comicità e di tante battute. E ancora, la metafora: lo sapevi che è la spina dorsale
di tanti meme virali? (tipo “X è un Y che ce l’ha fatta”, “ma con più/meno…”), che la paronomasia
è alla base di molti pezzi di Natalino Balasso, e che il malapropismo costituisce il fulcro del materiale
di Checco Zalone? Ti sorprenderà infine scoprire che l’ambiguità sintattica, su cui si basano molti
calembour di Toni Bonji, è spiegabile con la Grammatica Valenziale; per non parlare, poi, delle
similitudini: sono talmente diffuse, nella struttura di così tante battute, che è quasi impossibile anche
soltanto contarle…
Insomma, cosa c’entrano Bill Burr e Cicerone? Luttazzi e Aristotele? Quintiliano e Ricky Gervais?
La comicità scorretta con l’eloquenza degli antichi?
E tutto questo, preceduto da un tuffo nei giochi di parole: tautogrammi, catene di sillabe, acrostici,
anagrammi… la palestra perfetta per allenare la mente comica.
Cosa imparerai
Attraverso esempi di comicità d’autore e stand-up contemporanea, imparerai a:
• Tenere il cervello allenato con giochi di parole e micro-esercizi quotidiani.
• Riconoscere e usare le principali figure retoriche nella scrittura comica.
• Smontare le battute per capire perché funzionano (o perché no).
• Passare dalla teoria alla pratica con esercizi mirati.
• Usare le stesse strutture retoriche per monologhi, sketch, meme e satira.
Non sarà una lezione frontale noiosa: scriverai, proverai, testerai sul campo.
ANTONELLO TAURINO:
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